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mercoledì 8 febbraio 2012

Brum Brum. 254.000 Km in Vespa. Un libro favoloso

"Dopo il viaggio da Roma a Saigon, andare in giro per il mondo con uno scooter era diventata la mia professione, anche se l'atteggiamento naif e per certi versi  goliardico che ormai mi riconoscevo come fattore cromosomico, non si era modificato di una virgola nel frattempo, e continuava a farmi riempire lo zaino di libri, musicassette e cd, e lasciare a casa regolarmente una torcia o un coltellino multiuso; continuava, per scaramanzia, a non corredarmi di alcun kit medico se non una scatola di aspirine effervescenti e una manciata di preservativi che avrei potuto trovare ovunque, ma in compenso mi faceva trasportare in lungo e in largo una scacchiera di alabastro comprata in Indonesia un anno prima, una chitarra di dimensioni naturali affrancata al portapacchi in un equilibrio precario e un personal computer, per passare di continente in continente con la stessa adesione mentale e lo stesso equipaggiamento che si potrebbe avere solo quando si affronta un fine settimana all'isola del Giglio."

Ve l'avevo detto che facevo sul serio, che Bettinelli mi aveva preso l'anima.
Ho in serbo progetti per questa tipologia di viaggio, ma per ora me ne rimango in silenzio, o meglio, vi racconto questo secondo bellissimo libro che come avevo previsto mi ha entusiasmato quasi come il primo.
Ah...devo dirvi la verità, è il primo libro che recensisco prima di avere finito di leggere, ma non ce la facevo proprio ad aspettare.
Lo stra consiglio a chi vuole ripercorrere chilometri e chilometri di entusiasmanti episodi, accostando le più importanti informazioni, che Bettinelli distribuisce in pillole, ad ogni paese che percorre, per ogni città..piccola, o grande che sia.
Due viaggi che il protagonista compie dopo la prima, impareggiabile avventura da Roma a Saigon (libro che ho già recensito, leggi quì). Quella che segna l'inizio di questa sua grande impresa che lo porterà a viaggiare sulla sua vespa, instancabilmente fino alla fine dei suoi giorni.
Fra il 1994 e il 1995, lo troviamo nel percorso che dall'Alaska porta alla Terra del Fuoco e fra il 1995 e il 1996 attraversa in Vespa i 52.000 chilometri che separano Melbourne da Città del Capo. Un viaggio che dura oltre tre anni e che dal Cile lo porta alla Tasmania, attraverso Americhe, Siberia, Europa e Africa

La sensazione che mi assale leggendo questo resoconto di follia, se tralascio la voglia di partire incoscientemente in sella ad un mezzo a due ruote (dove possibilmente le mie gambe tocchino terra...la vespa andrebbe benisssssimo) è quella relativa ad una smisurata voglia di libertà, quella che solo un viaggio ai confini del mondo può donarti.
Cartina alla mano, percorrerete 254.000 chilometri ridendo, imprecando e soffrendo quasi come Bettinelli.
Il mezzo ovviamente non è lo stesso del primo viaggio. Bettinelli è passato da una scassatissima vespa "regalatogli" da un amico, ad altre due motovetture fiammanti, cambiandone una ad ogni traguardo, grazie anche agli sponsor con Piaggio. (Vespe che lui soprannominerà Nina, Pinta e Santamaria..)
Questo libro non è solo un viaggio, o un'odissea come lui stesso definisce il secondo percorso che lo impegnerà per ben 3 anni e più, è un resoconto che va al di là delle vicende del narratore, che abbraccia la storia e gli accadimenti dei paesi che percorre, spesso teatri di tragedie e episodi inusuali...almeno per noi.

1 commento:

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