Google+

martedì 27 dicembre 2011

D&D Recensioni: Tutti al mare


Testo e foto: Elisabetta Ferrari
In passato ho letto diversi libri di Michele Serra e mi sono piaciuti tutti ma questo libro, non so come, mi era proprio sfuggito!
Tre anni fa, al mare in Toscana, terminati i romanzi che avevo portato da leggere, mi sono recata in una libreria alla ricerca di un libro che mi tenesse compagnia durante gli ultimi giorni di vacanza e mi sono imbattuta in questo racconto. Conoscendo ed apprezzando l’autore non ho avuto dubbi e così l’ho immediatamente acquistato.
La mattina seguente, appena arrivati in spiaggia, ho iniziato a leggerlo e già dal primo capitolo ho cominciato a ridere e divertirmi…..è stato un vero e proprio spasso, infatti, non sono riuscita a fare alcuna pausa tra un capitolo e l’altro così, al termine della giornata, libro terminato!!
Con questa opera Michele Serra racconta l’Italia degli anni ’80 attraverso un viaggio che intraprende lungo le coste Italiane. Il primo agosto 1985 Serra parte, con una Fiat Panda, da Ventimiglia per raggiungere la Calabria, effettuando ogni giorno tappe diverse come Portovenere con la famiglia di romani in vacanza, Capalbio con i suoi intellettuali snob e così via… . Una volta raggiunta la Calabria risale, sempre a tappe, lungo la costa adriatica per raggiungere il 31 agosto la destinazione finale, Trieste. Oltre 4000 km percorsi lungo le nostre coste alla scoperta di luoghi, persone, storie, abitudini e decadimenti dell’Italia “balneare” che Serra descrive minuziosamente e per le quali ogni sera, ad ogni sosta, scrive un articolo per l’Unità. Alcune delle situazione più bizzarre, che Serra racconta con molta ironia, sono anche illustrate con alcune vignette di Sergio Staino presenti in ogni capitolo.
Avendo visitato molte delle località che l’autore descrive, nonostante siano passati più di vent’anni dal suo viaggio, direi che Serra racconta un’Italia ancora oggi molto attuale!!
L’autore, Michele Serra Errante, nato a Roma nel 1954 e cresciuto a Milano, vive ora sull’Appennino bolognese. Ha iniziato a scrivere all’età di vent’anni e non ha mai fatto altro per vivere. La sua formazione giornalistica è cominciata a  “l’Unità” di Milano, collaborando inoltre con “Panorama” e “la Repubblica”. Nel 1989 ha fondato il settimanale satirico “Cuore” che ha diretto fino al 1994. Sempre con Feltrinelli ha pubblicato due raccolte di poesie “Poetastro” nel 1993, Canzoni Politiche nel 2000; un romanzo “Il ragazzo mucca” 1997, “Il nuovo che avanza” 1989, “Cerimonie“ nel 2002 che tra l’altro ha vinto il premio Procida. Nel 1999 ha pubblicato una raccolta di corsivi “Che tempo che fa” e nel 1991 una raccolta di falsi d’autore “44 falsi”.

Capodanno All around the world

Se avete intenzione di salutare il vecchio anno e dare il benvenuto a quello nuovo in uno stato che non sia l’Italia, eccovi alcuni piccoli accorgimenti, tutto quello che dovete sapere sulle tradizioni e usanze di alcuni paesi del mondo.

Come si festeggia il Capodanno tutto intorno al mondo?

In Francia, tradizione vuole che venga utilizzato vischio in gran quantità. La cena è abbondante e a base di prodotti tipici locali tra cui il foie-gras accompagnato da fiumi di champagne. Le bottiglie vengono stappate lasciando volare per aria i tappi. Di questa nazione, saprò dirvi meglio fra qualche giorno, quando tornerò dal mio Capodanno a Paris!


In Spagna, (Paese dove ho trascorso uno dei più divertenti ultimi dell’anno della mia vita) secondo un'antica tradizione popolare, dodici secondi prima della mezzanotte bisogna mangiare dodici chicchi d'uva, uno per ogni mese dell'anno. Le persone girano per le piazze, travestite come se fosse Carnevale e con in testa delle parrucche colorate. I negozi sono presi d’assalto, fino al pomeriggio precedente la festa, da ritardatari che non hanno ancora completato la propria vestizione. Dopo il tradizionale brindisi, le persone mettono un anello nella coppa in cui hanno brindato, per propiziare la buona fortuna.
In Inghilterra i giochi tradizionali consistono nel pescare con le dita frutta secca che galleggia su un liquore infiammato, saltare su di un cerchio di tredici candele disposte sul pavimento senza spegnerne nemmeno una e mangiare una mela infilzata in un bastoncino sospeso ad un filo, senza spegnere la candela posta sull'altra estremità.

In Grecia per Capodanno, chiunque entri in casa per primo, a qualunque ora, deve buttare un melograno a terra, rompendolo. Più chicchi si spargeranno, più la fortuna toccherà i proprietari. A tavola si prepara la Vassilopitta, una pagnotta all'interno della quale viene inserita una moneta d'oro o d'argento. La torta di pane viene tagliata secondo un rituale preciso, secondo il quale chiunque trovi la moneta, sarà fortunato per l'anno futuro.
Anche in Germania si vive il capodanno come Carnevale: tutti mascherati, bevendo spumante a fiumi. Nelle regioni protestanti si usa l'arringa affumicata, che sembra risulti utile anche a smaltire la sbronza.

In Usa si brinda con un composto simile a zabaione a base di brandy, uova, miele e spezie. Nella parte orientale si esce di casa per rientrare con qualcosa di vecchio, una pietra, un ramo (simboli di fortuna). A mezzanotte bisogna tenere un penny in mano per assicurarsi soldi tutto l'anno.
In Russia usa fare l'albero solamente il 31 dicembre e aspettare la mezzanotte scandita dalla Torre Spasskaja del Cremlino per ballare e mangiare: prugne secche farcite di nocciole ricoperte da panna acida.
In India e' proibito stare in casa. Usanza vuole che si scenda in strada vestiti di nuovo per ballare e banchettare con pollame e riso.
Nel Sudamerica ci si veste tutti di giallo. Il colore dell'oro, del sole e della luce. A mezzanotte si mangiano dodici chicchi d’uva nera esprimendo un desiderio per ciascuno. Il capofamiglia sulla porta di casa, gira la schiena alla strada, versando il contenuto di un bicchiere di vino per scacciare la sfortuna.
In Messico, invece, per tutto il giorno si accende e si spegne il fuoco gettando tra le fiamme pietre, pestelli o mestoli di legno. Il piatto che da tradizione viene servito in tavola è a base di mais e simboleggia l’oro.

domenica 25 dicembre 2011

Giveaway natalizio. Ecco il vincitore!

Buon Natale!!!!

Chiude il Giveaway natalizio di Diquà&Dilà che permette di vincere, ad un/una fortunato/a partecipante, un coupon per l'innovativa tecnica di Fish pedicure, che ha spopolato in città come New York, Tokio e Londra.

Come promesso, eccovi il video che attesta la veridicità della scelta casuale e che svela il nome del/la vincitore/vincitrice: 

http://www.youtube.com/watch?v=4rQ53K2jLqo&feature=plcp&context=C312d712UDOEgsToPDskJMpIL9NMK3EQ9JbsVWC7gW

NOME: Stefania, abellaa@virgilio.it 

Provvederò io stessa a informare la persona via mail e ad inviarle il coupon con raccomandata A/R dopo aver ricevuto una sua risposta.
Se la risposta non dovesse arrivare, mi riservo 7 giorni al termine dei quali procederò all'estrazione del nuovo vincitore.

Buon Natale a tutti
e buona fish pedicure a Stefania!!


venerdì 23 dicembre 2011

Fotografia notturna nel cuore di Milano

Qualche tempo fa mi sono imbattuta, da perfetta drogata di acquisti online quale sono, in un'offerta pubblicata da Let's bonus che proponeva un corso di fotografia digitale in notturno per le vie del centro di Milano.
Un pò per il mio facile entusiasmo, unito alla voglia di imparare ad utilizzare come si deve la mia Reflex mi sono ritrovata assieme ad un'amica, in mezzo ad un gruppo di appassionati e super attrezzati personaggi a girovagare nel cuore della metropoli.
Porta Venezia, Via della Spiga, Piazza duomo, Via Dante e Via Castello le tappe che abbiamo affrontato nonostante il freddo rigido che proprio quella sera ha preso insistentemente in pugno Milano.
Nonostante ci fosse un ventaglio di date disponibili per effettuare questo corso flash, ho preferito optare per quella più vicina e prima delle festività, per poter godere dello spettacolo che solo l'atmosfera natalizia può donare.
Così è stato.
Tra una tappa e l'altra, siamo riusciti a resistere al freddo gelido solamente grazie all'ottimo vin brulè offerto dai previdenti organizzatori e finalmente ho imparato a fare degli stupendi giochini di luce che ora ripropongo a tutta la mia famiglia e anche a voi :)
Se in passato si insinuava che la fotografia rubasse l'anima, non posso di certo contraddire tale credenza ma avvalorarla. Senza nota di superstizione alcuna posso affermare di essere solo all'inizio di questa appassionante avventura e che presto vi stupirò con nuovi effetti speciali.
Per ora vi lascio alle mie poche conquiste!
Rinascente
 
il Duomo

Via della Spiga
Giochi di luce
Giochi di luce




Questo il sito web del fotografo che ha organizzato il bellissimo tour notturno per le vie di Milano e che è stato molto paziente con noi!

giovedì 22 dicembre 2011

ZANZIBAR – l’isola dei sultani e delle spezie


Testo e foto di: Elisabetta Ferrari

Questa volta la nostra meta è Zanzibar, l’isola delle spezie. Scelta da noi, dopo aver passato tre mesi in compagnia di freddo e neve.
Situata di fronte alle coste della Tanzania, Zanzibar, definita anche l’isola dei Sultani, in passato è stata colonizzata da diverse popolazioni e culture come persiani, portoghesi, omaniti ed infine i britannici che hanno sviluppato un’importante rete commerciale dal Medio Oriente, all’India fino alla Cina. La dominazione da parte del sultano dell’Oman ha sicuramente lasciato tracce profonde dei magnifici lavori che abbelliscono la capitale Stone Town, come si può notare dalle  decorazioni delle porte.
Mentre il nostro volo sorvola Zanzibar prima dell’atterraggio, vista dall’alto l'isola appare completamente coperta da una fitta vegetazione che contrasta con le acque limpide che la circondano. L'aeroporto, decisamente essenziale e privo di inutili lussi, ci fa subito capire che siamo arrivati in un lembo d'Africa.

Al ritiro bagagli  scopriamo subito il primo “neo” di questo paese, ovvero, i poliziotti addetti al controllo bagagli, che, con fare minaccioso, chiedono soldi ai turisti per consegnare le valige senza aprirle, disfandole del tutto.
Questa pratica diffusa non è assolutamente legale ed è  importante non farsi intimorire e pretendere la consegna del proprio bagaglio senza pagare nulla!

Recuperati i bagagli partiamo con una Jeep alla volta dell’hotel ed ecco che scopriamo il secondo ed ultimo lato negativo dell’isola: le strade.
Durante il tragitto è un continuo sobbalzare, purtroppo qui i sentieri sono solo in parte asfaltati ed anche per raggiungere le zone più turistiche è necessario mettere in conto di passare un po’ di tempo in auto  con continui sobbalzi.
Tralasciando l’inconveniente delle buche, molto più sopportabile di quello riguardante l’arroganza del controllo bagagli, ci focalizziamo sullo splendido panorama che ci accompagna verso l’hotel, siamo completamente circondati da una fitta vegetazione e lungo il tragitto incontriamo solo qualche donna e dei bambini.
Arrivati in hotel ci dimentichiamo immediatamente degli ultimi episodi: mare, spiaggia e natura offrono un panorama da restare senza fiato. La sabbia bianchissima che sembra quasi neve, il mare pari ad una pellicola trasparente e la fitta vegetazione che arriva fino alla spiaggia, rendono questo luogo un vero paradiso.
Zanzibar non è solo mare e per iniziare a conoscerla siamo partiti dalla capitale Zanzibar Town, in particolare Stone Town la città vecchia.
Appena ci siamo  addentrati nei vicoli di quella che viene definita “città della pietra” ho subito notato come l’architettura sia una vera e propria mescolanza di stili delle diverse culture che l’hanno occupata e questa caratteristica esalta il suo fascino. In ogni vicolo troviamo movimentati bazar che vendono spezie, statuette in legno, collane, tessuti e molti altri prodotti tipici locali. Per la sua bellezza e ricchezza storica, Stone Town, è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei 100 siti storici del mondo da salvare.

Dopo esserci persi nelle strette vie della città vecchia, la visita prosegue con il Palazzo delle Meraviglie. La costruzione, decisamente molto imponente, è disposta su tre piani ornati da colonnati metallici, uno splendido pavimento in marmo italiano e da magnifici portoni intarsiati, probabilmente i più belli visti sull’isola.
La particolarità che ho subito notato, all’interno del palazzo, è la presenza di un ascensore, direi abbastanza insolito per quel periodo. La guida ci dice che è stato il primo in assoluto ad averlo, così come è stato tra i primi palazzi ad essere dotato di energia elettrica. All’esterno si possono ammirare due cannoni in bronzo risalenti al periodo della colonizzazione portoghese. Appena completato il palazzo è stato prima residenza reale, poi palazzo del governo ed infine sede del primo partito nazionale.  
Si continua la visita alla Chiesa di Cristo, cattedrale anglicana che sorge nella parte orientale della zona di Stone Town. E' l'edificio religioso più importante ed è stato edificato per volere del terzo vescovo di Zanzibar che, tra l’altro, oggi è sepolto proprio qui dietro l’altare della chiesa. Una delle particolarità è che al suo interno è custodita una croce fatta con il legno dell’albero ai cui piedi venne sepolto il cuore di Livingstone.
Un’altra interessante caratteristica consiste nel fatto che la Chiesa di Cristo  sorga proprio nel punto esatto in cui si svolgeva  il mercato degli schiavi e che l’altare sia posizionato proprio dove gli schiavi venivano legati e frustati. All’esterno della chiesa visitiamo il famoso monumento che ritrae alcuni schiavi incatenati in una fossa. Nonostante sia passato qualche anno da questo viaggio devo confessare che questo monumento è rimasto impresso nella mia memoria.
Raggiungiamo il mercato di Zanzibar che pullula di vita ed è un ed un’esultanza di colori, suoni, sapori, profumi ed anche forti odori.

Ogni mattina gli agricoltori dell’isola raggiungono la città per allestire i banchi con frutta, ortaggi e spezie creando una vera e propria esposizione multicolore che non passa inosservata. Quando passiamo all’interno della zona dedicata alla vendita di carne e pesce, veniamo assaliti da un odore nauseabondo e ci accorgiamo che la maggior parte del cibo è ricoperto da una moltitudine di mosche. 
Dal 1989, lungo il litorale della costa orientale di Zanzibar, si coltivano le alghe che vengono poi esportate per la produzione di addensanti per cosmetica, medicina, cucina, pasticceria e birreria.

Durante il nostro giro, alla scoperta di questa zona, facciamo una sosta a Paje, il villaggio principale, ed stato molto interessante osservare da vicino decine di donne dedite alla coltivazione delle alghe, aiutate anche dai bambini.
Le donne indossano i tradizionali e coloratissimi parei e mentre svolgono questo lavoro,  spostandosi da un campo all’altro, ridono, scherzano e parlano tra di loro con molta calma e tranquillità. Alcune di loro si caricano sulle spalle sacchi pieni di alghe che vengono riposte sulla riva e lasciate ad essiccare per un paio di giorni. I bambini sono dolcissimi, tra risa e schiamazzi, aiutano la propria mamma, o sorella nel trasporto a riva delle alghe, anche se il nostro arrivo li distrae un pò.
Zanzibar mi è entrata nel cuore, con le sue bellezze architettoniche, la sua storia, la cultura, le splendide spiagge bianche, il mare cristallino, i colori, i profumi. Dove non ci sono spiagge, ci sono mangrovie che costituiscono una parte meravigliosa di questo ecosistema.

Info utili

Documenti
Per i viaggiatori italiani è richiesto un visto d'ingresso per visitare la Tanzania. 
Si consiglia vivamente di richiederlo prima della partenza rivolgendosi all'Ambasciata della Tanzania a Roma (tel. 06-33485801; 06-33485820; info@embassyoftanzania.it; Via Cortina d'Ampezzo 185, 00135 Roma) o al consolato di Milano. Esiste la possibilità di ottenerlo anche all'arrivo, presso i tre tre aeroporti internazionali del paese (Dar es Salaam, Kilimanjaro e Zanzibar), ma è una pratica poco consigliata. La maggior parte dei tour operator che organizzano viaggi organizzati si occupano di questa formalità.
Fra i documenti da presentare ricordiamo il passaporto, che deve avere una validità residua di almeno sei mesi.

Informazioni  sanitarie
Vaccinazioni consigliate in caso di soggiorni a Zanzibar che prevedano estensioni in Tanzania: difterite e tetano, febbre gialla, epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide, rabbia, poliomielite.
In Tanzania non è sicuro bere l'acqua di rubinetto, per cui è consigliabile consumare solo acqua in bottiglie sigillate oppure bevande calde. In alternativa l'acqua corrente può essere trattata facendola bollire per almeno 15 minuti, al fine di garantire la più efficace delle purificazioni.
La malaria è endemica nella maggior parte della Tanzania (se si eccettuano le zone situate ad altitudini superiori a 2000 m, dove il rischio di trasmissione è basso) e rappresenta un vero rischio. Durante la stagione delle piogge la percentuale di infezioni è più alta, ma il rischio esiste tutto l'anno, perciò è estremamente importante adottare misure preventive, anche se si ha intenzione di trascorrere solo un breve periodo nel paese. Per conoscere quali farmaci assumere per la profilassi, i relativi dosaggi, i tempi, le modalità di assunzione e le controindicazioni, e comunque quale regime sia preferibile nel vostro caso, rivolgetevi almeno 15 giorni prima della partenza al Servizio di Medicina dei Viaggi della vostra ASL.

Fuso orario
tre ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich

Elettricità
230V, 50Hz AC

Clima
I piaceri che l’Arcipelago di Zanzibar offre sono irresistibilmente affascinanti durante tutto l’anno. Il periodo più fresco e asciutto per visitarlo è tra la fine di giugno e ottobre, che purtroppo coincide con il momento in cui il posto è pieno zeppo di turisti e le tariffe sono al loro apice. Tra la fine di dicembre e febbraio o l’inizio di marzo le temperature sono un po’ più alte, ma ci sono meno turisti e le tariffe sono più basse.

 


mercoledì 21 dicembre 2011

Colonne sonore natalizie dal mondo

Se non si fosse capito dagli articoli precedenti (Un Mondo di modi per festeggiare il Natale, Cena natalizia a tema e i Presepi più belli d’iItalia), ci tengo a precisare che Diquà&Dilà ha un’idea di festività natalizie che si dilata verso le più svariate tradizioni mondiali.
Ora, dopo avervi fatto scoprire come si festeggia il Natale nelle varie parti del mondo e avervi sapientemente consigliato sulla preparazione del cenone natalizio, non ci resta che aiutarvi a scegliere quella che sarà la colonna sonora che animerà l’atmosfera delle vostre feste.
Oltre alle solite stupende canzoni natalizie, abbiamo pensato di proporvi un ventaglio di titoli che potrete aggiungere alle vostre selezioni e presentare ai vostri invitati come sottofondo per un piacevole cenone.
Si tratta di canzoni di autori che arrivano da qualsiasi parte del mondo, che con le loro note, ci prendono per mano e ci fanno vivere il Natale a loro modo.
Come nel caso di Alejandro Sanz, che con la sua Noche de Luz ci trasporta letteralmente in Spagna. Senza abbandonare il ritmo latino, aggiungiamo UnAño Más di Mecano.
Il Natale è francese con Petit Papa Noël di Tino Rossi e con Vive LeVent di Dalida. Se volete festeggiare a suon di ritmo cubano vi consigliamo la sensualissima Arbolitode Navidad di Gloria Esteban.
Lasciatevi trasportare dalla bella voce di Anna Maria Jopek e con Dzisiaj W Betlejem festeggiate direttamente dalla Polonia.
Dagli Usa ci arrivano molti interessanti spunti grazie a All I Want for Christmas di Mariah Carey, The Christmas Song di Nat King Cole e Jingle Bell Rock di Bobby Helms.
Molto particolare HappyXmas (War is Over) di John & Yoko / Plastic Ono Band con the Harlem Community Choir, un mix di culture fra cui Giappone e Inghilterra.
Festeggiamenti dall’Irlanda con Codhlaím Go Suan di Anuna e per un finale con il botto un Natale tutto all’italiana con la stupenda A Natale Puoi di Alicia.
Tanti Auguri da Diquà&Dilà!


lunedì 19 dicembre 2011

D&D Consigli: HABIBA BEACH RESORT - Marsa Alam (cat. 4 stelle sup)

Testo e foto di: Elisabetta Ferrari

Abiba Beach Resort: un elegante complesso a circa 40 chilometri dall'aeroporto internazionale di Marsa Alam lungo la costa sud dell’Egitto. Di recente costruzione, la sua architettura in tradizionale stile locale crea un' atmosfera accogliente e raffinata, inoltre, la posizione privilegiata in questa splendida baia lo rendono ideale per chi desidera trascorrere una vacanza in pieno relax a stretto contatto con la natura.
Commercializzato in Italia dal Tour Operator Eden Viaggi, ho soggiornato in questo villaggio per ben due volte (nel 2009 e lo scorso gennaio 2011) e mi sento di consigliarlo vivamente a tutti, famiglie con bambini, coppie e single.
La struttura è immersa in un rigoglioso giardino, curato regolarmente ogni giorno dal personale addetto, con un prato verdissimo e ricco di svariate piante fiorite, piante verdi e giganteschi cactus.
I vialetti che partono dalla reception, per collegare le camere ai vari punti del villaggio, sono sempre puliti, illuminati ed è presente un corretta cartellonistica con tutte le indicazioni per raggiungere qualsiasi punto.
La zona perimetrale del complesso è costituita da blocchi di 4 camere suddivise su due piani e tutte con terrazzo attrezzato, mentre, nella zona centrale del giardino ci sono dei blocchi con 2 camere, situate entrambe al piano terra e con un patio attrezzato. Le camere, tutte molto spaziose, dispongono di ogni comfort come aria condizionata, TV sat, mini bar (con consumazioni da regolare in loco), telefono, cassetta di sicurezza, servizi privati con un ampia doccia e doppio lavabo. Molto belle, e decisamente ancora più spaziose, le suite che dispongono, oltre a 2 camere da letto con bagno, di una zona living con TV.

La spiaggia di sabbia corallina, attrezzata con lettini, ombrelloni e teli mare, è molto ampia ed offre un facile accesso al mare rendendola ideale anche per i bambini. Il mare in questo punto è decisamente ricco di pesci e corallo, nelle ore di bassa marea è possibile usufruire del pontile per fare un bagno oltre la barriera corallina.
Il ristorante principale, situato vicino alla spiaggia, dispone di un’ampia terrazza dove, in assenza di vento, è possibile gustarsi colazione, pranzo o cena ammirando lo splendido panorama. La sala interna è molto ampia ed il buffet, con area show coking, offre diversi piatti di specialità locali ed internazionali, ampia la scelta di frutta e verdura, per non parlare poi dei dolci. Durante tutto l’anno è presente uno chef italiano che prepara, tutti i giorni, due differenti primi piatti a base di pasta per i più “nostalgici”.
A disposizione degli ospiti vi sono inoltre diversi bar di cui uno direttamente in spiaggia, un secondo nella terrazza del ristorante mentre gli altri sono nelle aree con piscina. Per gli ospiti eden ogni giorno,  dalle 12 alle 15, viene offerto uno snack nelle diverse zone piscina a base di pizza e focaccine, mentre nel pomeriggio, dalle 16 alle 18, è possibile gustarsi una buonissima crepes al cioccolato accompagnata da the e biscotti al burro. Le bevande durante il giorno sono illimitate e, nei diversi punti bar, vi sono dispenser di acqua e bibite in funzione dalle 10 alle 24.
A pagamento e  su prenotazione è possibile cenare presso il ristorante libanese à la carte "Jo's" situato in prossimità della spiaggia, in alternativa il ristorante di pesce à la carte "On the rocks" oppure il ristorante italiano, entrambi situati vicino l’Hotel Kaharamana e raggiungibili dall’Habiba con una piacevole passeggiata lungo la spiaggia.
All’interno del complesso ci sono 4 piscine, di cui una per bambini, tutte attrezzate con ombrelloni, lettini e teli mare; campo da calcetto, pallavolo e tennis, mini golf, freccette, ping pong, palestra ad orari prestabiliti. A pagamento: escursioni, centro diving, jacuzzi, sauna e massaggi.
L’hotel mette a disposizione degli ospiti un servizio navetta gratuito, ad orari prestabiliti, per la spiaggia di Abu Dabbab. A pagamento invece servizio in camera, centro medico interno, diversi bazar ed una farmacia.
Lo staff di animazione eden intrattiene gli ospiti con giochi, tornei e spettacoli serali, ma  non sono invadenti. Per chi vuole pace e relax basta rilassarsi a bordo piscina oppure evitare la zona centrale della spiaggia. 
  

domenica 18 dicembre 2011

Marsa Alam “la baia delle bandiere”

Testo e foto: Elisabetta Ferrari

La prima volta che sono stata sul Mar Rosso, ad Hurgada, sono rimasta abbastanza delusa. Ho trovato questa località un vero e proprio concentrato di grandi alberghi che hanno massacrato la costa.
Nell’ottobre 2009, avendo una settimana disponibile, io e mio marito abbiamo deciso di ritornare sul Mar Rosso ma questa volta abbiamo optato per Marsa Alam. Una vacanza così indimenticabile da farmi venire il “mal d’Egitto”.
Lo sviluppo turistico a Marsa è iniziato solo nei primi anni del 2000 e fortunatamente stanno ancora rispettando l’ambiente infatti, rispetto ad Hurgada, la costa non è certo un susseguirsi di alberghi e villaggi e le strutture presenti sono state realizzate in perfetta armonia con lo stile architettonico del luogo.
Situata quasi al confine con il Sudan, è sicuramente una zona ancora incontaminata rispetto ad Hurgada e Sharm, è un un vero “paradiso” dove deserto e mare prevalgono su tutto.

Antico villaggio di pescatori Marsa Alam, che in arabo significa “baia delle bandiere”, veniva chiamata così perché la popolazione locale era solita elevare bandiere per consentire alle piccole barche in mare di trovare la via del ritorno.  In passato la popolazione si occupava di pesca e pastorizia ma la maggior parte erano minatori che lavoravano nelle antiche miniere di marmo e fosfati situate nella zona interna del deserto.
Partendo dall’aeroporto in direzione sud, seguendo la costa che porta verso Quesir e Berenice, in alcuni punti mi sembrava di essere immersa in un “paese lunare”,  ed è stato molto suggestivo il panorama offerto dal contrasto del deserto roccioso che termina nelle acque cristalline del mare.  Ho capito subito di aver scelto la destinazione giusta per trascorrere una vacanza di totale relax in mezzo al nulla.
Il primo giorno trascorso in questo paradiso siamo rimasti incantati dai colori, dai riflessi e dalla trasparenza dell’acqua cosi, terminata la colazione, ci siamo subito tuffati in mare con pinne e maschera alla scoperta delle diverse varietà di pesci tropicali. Lungo questo litoraneo il mare è caratterizzato da fenomeni di alta e bassa marea. 
Durante l’alta marea è possibile fare snorkeling  anche senza dover oltrepassare la barriera corallina. Il mare è davvero ricco e non è indispensabile fare immersioni per incontrare pesci come razze, branchi di barracuda, i coloratissimi pesci napoleone, i pesci pappagallo e molti altri. Ricordatevi di non entrare mai in acqua senza scarpette perché ci sono moltissimi ricci!
Una mattina, arrivati in spiaggia, ci è sembrato di scorgere due pinne affiorare dall’acqua così, muniti di macchina fotografica, siamo immediatamente entrati in acqua e ci siamo subito resi conto che si trattava proprio di una coppia di “cuccioli” di squalo dalla pinna nera. 
Due cuccioli, ma già di 1,5 mt di lunghezza! 
Nei giorni seguenti, durante le diverse passeggiate in mare per rilassarci e godere della piacevolissima temperatura dell’acqua, ci siamo accorti che ogni mattina, verso le 10, i due squaletti facevano il solito giro e così abbiamo potuto ammirarli in più di un’occasione. 

L’area di Marsa è caratterizzata da diverse baie e la più famosa è sicuramente Abu Dabbab.  In questo punto è possibile incontrare, in alcuni periodi dell’anno e se si è fortunati, oltre alle tartarughe giganti il “grande” Dugongo

Chiunque sia stato a Marsa sa di cosa, anzi di chi sto parlando!! Si tratta di un mammifero di notevoli dimensioni ma sicuramente innocuo, che per secoli è stato oggetto di caccia, infatti oggi è a rischio estinzione. Purtroppo durante la nostra giornata trascorsa a fare snorkeling in questa baia non sono stata così fortunata da incontrare questo buffo esemplare. Pare infatti che sia molto timido!
Dopo giorni dedicati al mare e ai pesci, il giorno prima di ritornare a casa, abbiamo deciso di fare un’escursione all’interno del deserto. Siamo partiti nel primo pomeriggio, a bordo di una “comoda” jeep, ed attraversato sentieri fuori strada per raggiungere alcuni punti strategici per ammirare il fascino del deserto roccioso.  Lungo il tragitto  abbiamo fatto una sosta per visitare un tipico villaggio beduino e partecipare ad alcuni momenti della loro vita quotidiana. Ci siamo potuti dissetare con il famoso karkadè freddo, direi molto rigenerante considerando il caldo torrido! L’escursione è proseguita con la cena in una tipica tenda berbera e, dopo cena, abbiamo osservato l’immenso cielo stellato con l’ausilio di un telescopio professionale al buoi del deserto.
Mi sento di consigliare questa meta a chiunque voglia trascorrere una settimana in totale relax, circondati solo da un mare quasi totalmente incontaminato e dal deserto roccioso che segue tutta la costa che offre panorami suggestivi soprattutto all’alba e al tramonto.
Informazioni utili:

DOCUMENTI E VISTI
I cittadini italiani possono entrare in Egitto anche con la carta di identità. Entrambi i documenti devono avere validità minima 6 mesi dalla data di ingresso nel paese.
Chi viaggia con carta di identità deve accertarsi che quest’ultima sia valida per l’espatrio e deve avere con sé 2 foto recenti formato tessera e 1 fotocopia della carta d’identità. In caso di carta di identità elettronica il certificato di proroga allegato (estensione della validità) non è riconosciuto valido dalle autorità egiziane, così come non saranno ritenute valide le carte d’identità cartacee dove è stato inserito il timbro di proroga della validità.
I cittadini italiani possono ottenere il visto turistico all’arrivo negli aeroporti egiziani; tale visto ha validità di 30 giorni e per una singola entrata nel paese. Se avete acquistato un classico pacchetto vacanza il tour operator provvede all’acquisto del visto. In alternativa le procedure sono semplici: si compra il visto presso una delle banche presenti all’aeroporto di arrivo prima di passare il controllo passaporti; il costo varia da 15 a 50 Dollari USA in base alla nazionalità.
E’ necessario ottenere il visto prima dell’arrivo presso il Consolato o l’Ambasciata più vicini al vostro luogo di residenza se la vostra nazionalità non dà diritto all’ottenimento di un visto turistico all’arrivo o se necessitate di un visto con entrate multiple.
Ricordiamo anche che  è necessario avere sempre con sé il documento di identità con cui siete entrati nel paese se viaggiate da una città all’altra in Mar Rosso o avete intenzione di visitare i parchi nazionali in Egitto al fine di superare i posti di controllo posti all’entrata ed all’uscita dei centri urbani.
I bambini devono essere in possesso del proprio passaporto; in alternativa e solo qualora viaggiassero con uno dei genitori, i bambini possono viaggiare con il passaporto del genitore che li accompagna, nel qual caso non necessitano di visto.

CONSIGLI SANITARI
Ai viaggiatori che arrivano dall’Europa non è richiesta alcuna vaccinazione per entrare in Egitto. Almeno un ospedale di zona è disponibile nelle maggiori stazioni turistiche. La maggior parte degli alberghi offrono un servizio medico, un dottore che può occuparsi di voi con una semplice telefonata e che saprà dove indirizzarvi in caso di trattamento specialistico o ospedaliero.
Suggeriamo sempre di portare con sé un kit pronto soccorso per le emergenze (dalle pomate antiscottature a quelle contro le punture di insetti, ma anche pastiglie per il mal di mare o per i disturbi intestinali). Se le vostre condizioni di salute impongono una regolare assunzione di farmaci, vi consigliamo di portarli sempre con voi, e di procurarvi una scorta sufficiente di tutti i farmaci di cui avete bisogno per tutta la durata del vostro viaggio, in quanto non tutti i farmaci potrebbero essere reperibili in Egitto.

PRECAUZIONI IGIENICO-SANITARIE
Non esponetevi a lungo ai raggi del sole, coprite il corpo e la testa con indumenti di lino o cotone; sarebbe bene indossare una t-shirt se restate a lungo in mare. Il clima in Mar Rosso è piacevolmente secco, facendovi sentire a vostro agio anche se esposti al sole.
• Usate una crema solare molto filtrante, occhiali da sole e bevete tantissima acqua per evitare la disidratazione, che può indurre a problemi di salute ed è la causa principale di molte patologie. L’acqua corrente non è potabile in Egitto, ma l’acqua in bottiglia ha un prezzo molto abbordabile ed è sicura e disponibile ovunque.
Evitate di bere bibite ghiacciate e fate moltissima attenzione all’aria condizionata: i drastici cambiamenti di temperatura sono spesso causa di problemi intestinali e raffreddori.
• A seconda del vostro piano di viaggio e della stagione scegliete delle calzature adeguate; se avete intenzione di andare nel deserto, portate con voi scarpe da ginnastica o da trekking.
• Nei mesi invernali la sera fa freddo, ma può far freddo anche di giorno, specialmente se tornate da un bagno o da un’immersione; portate con voi delle felpe calde, pantaloni lunghi, camicie a maniche lunghe e scarpe chiuse.
Non camminate mai sulla barriera corallina, non toccate mai i coralli, non mettete le mani in cavità naturali, né a terra né in acqua. I coralli non sono pietre ma organismi viventi ed anche tra i coralli in superficie potreste incontrare delle specie estremamente velenose, come il pesce pietra.

ABBIGLIAMENTO
Si consigliano abiti freschi e leggeri e uno scialle o felpa per ripararsi dall’aria condizionata. Nei periodi invernali da novembre a febbraio sono necessari abiti più pesanti come pullover e giacca per la sera. Costume da bagno, copricapo, occhiali sa sole e scarpe comode per le escursioni.
L’Egitto è un paese musulmano ed è richiesto un abbigliamento adeguato; indossare almeno pantaloncini e maglietta quando non si è in spiaggia. Il topless è severamente vietato in tutto il Paese.

AMBIENTE
Una buona parte del litorale del Mar Rosso (sopra e sotto l’acqua) è stata dichiarata parco nazionale o appartenente a qualche protettorato. Il deserto ed il mare sono protetti da una serie di leggi che, se non rispettate, potrebbero portare a multe molto salate.

Regole da osservare in mare
• E’ vietato toccare qualsiasi materiale, vivo o inerte, al fine di proteggere sia l’ambiente circostante sia la propria immunità; i coralli sono vivi - sono animali e non rocce; accarezzare i pesci è una cattiva idea: il velo che protegge la loro pelle trasmette infezioni e batteri ed è facilmente distrutto dal tocco umano. Altri pesci, se disturbati, potrebbero risultare velenosi o pericolosi.
• Dalla spiaggia o dal mare è permesso raccogliere solo rifiuti; un corallo morto o una conchiglia vuota potrebbero essere di vitale importanza per l’equilibrio dell'ecosistema.
• E' vietata qualsiasi forma di pesca.
• E' proibito camminare sulla barriera corallina (oltre ad essere una cattiva idea: i coralli tagliano!).

Regole da osservare a terra
• Le mangrovie presenti sul litorale del Mar Rosso (Ras Mohammed, Nabq, El Gouna, Marsa Alam e Wadi Gimal) sono le uniche appartenenti a questa specie che vivono così a nord del globo terrestre. L’equilibrio in cui vivono è estremamente delicato, è quindi vietato toccarle o strapparle.
• E’ proibito toccare o strappare le piante nel deserto; appartengono ai beduini che sanno esattamente quando tagliarle ed utilizzarle come legna da fuoco ed altri compiti.
• E’ vietato qualsiasi tipo di caccia.

CLIMA
Durante gran parte dell'anno il clima è caldo e secco con massime che si aggirano sui 35/45°, specie nelle zone del Mar Rosso. Nei mesi invernali (dicembre, gennaio e febbraio) la temperatura media arriva ai 20°C sulla costa del Mediterraneo e fino a 26°C ad Assuan.

CUCINA
Grazie ai suoi numerosi sapori ed aromi la cucina egiziana è in grado di soddisfare tutti i gusti e tutte le tasche. La sua varietà assicura di appagare tutte le preferenze. I piatti tipici “fool” e “falalfel” sono a base di riso, cipolle, legumi (soprattutto fave), ottime sono anche le carni di manzo o montone cotta alla brace o allo spiedo. La maggior parte delle strutture alberghiere propongono una cucina internazionale organizzando nell’arco della settimana cene a tema.

ELETTRICITA’
L’energia elettrica viene erogata a 220 volts.

FESTE NAZIONALI
L’Egitto è, per tradizione, un paese molto tollerante ed il litorale del Mar Rosso ospita una popolazione composta da individui provenienti da tutto il mondo. I giorni di ferie sono quindi un mix di feste musulmane, cristiane e risalenti a secoli fa. Gli uffici governativi seguono esclusivamente le feste ufficiali che sono un miscuglio tra quelle musulmane e quelle cristiano-copte. Il capodanno occidentale è festeggiato in tutte le città principali del paese e nelle cittadine turistiche del Mar Rosso. Il Natale cristiano si festeggia in tutte le destinazioni turistiche del Mar Rosso e nella maggior parte degli hotel situati in luoghi turistici. Le feste religiose e le ferie in generale non influiscono molto sui servizi turistici presso hotel, villaggi e siti storici, che di norma funzionano a pieno ritmo.
Il mese del Ramadan merita una menzione particolare. Il Ramadan si festeggia nel nono mese del calendario islamico che segue le fasi lunari e cade quindi in date diverse ogni anno. Per i musulmani è uno degli avvenimenti più importanti dell'anno, un mese dedicato alla purificazione, alla famiglia e agli amici. Per meglio onorare la ricorrenza della rivelazione del Corano, i fedeli non mangiano cibo, non bevono acqua e non fumano dal mattino fino a dopo il tramonto. Il digiuno viene interrotto con molti festeggiamenti al calar del sole quando famiglie, amici e conoscenti si radunano per l’Iftar (colazione) in ristoranti e in case private. Durante questo mese alcuni servizi potrebbero essere ridotti durante il giorno e alcuni negozi potrebbero essere chiusi fin dopo il tramonto.

Il giorno di chiusura ufficiale di banche, negozi ed uffici è il venerdì e sabato, ma nelle località turistiche quasi tutti i servizi sono aperti sette giorni su sette. Gli orari di apertura e chiusura variano da negozio a negozio, ma la maggior parte dei negozi, servizi e ristoranti rimangono aperti fino a notte inoltrata.

FOTOGRAFIA E VIDEO
E’ vietato riprendere aeroporti, postazioni militari, caserme, uffici pubblici; soprattutto nei piccoli centri la popolazione non gradisce essere fotografata. Si consiglia sempre di chiedere il permesso per filmare o fotografare dove non indicato nessun regolamento. Nelle tombe e nei musei non è consentito l’uso del flash. Cineprese e videocamere devono essere dichiarati in arrivo e in partenza dall’Egitto.

FUSO ORARIO
La differenza di fuso orario è di un’ora in più rispetto all’ora italiana, che si mantiene anche in periodo di ora legale, seppure con qualche variazione di inizio e termine.

LINGUA
L’arabo è la lingua ufficiale ma la maggior parte degli egiziani parla inglese e nelle zone turistiche anche la lingua italiana è diffusa.

MANCE
La mancia in Egitto rappresenta un’istituzione non quantificabile, non si può negare a nessuno dal facchino, al cameriere, taxista, alla guida… E’ consuetudine dare una mancia se si rimane soddisfatti o se si richiede una particolare attenzione nel servizio.

SHOPPING IN MAR ROSSO
Quando si tratta di acquisti i turisti che si recano nelle maggiori località del Mar Rosso non hanno che l’imbarazzo della scelta: i tradizionali mercatini ed i moderni centri commerciali sono un vero paradiso per gli amanti dello shopping. Oltre ai possibili e numerosi acquisti vantaggiosi, lo shopping in sé in Mar Rosso è una vera arte: una sorta di cerimonia di corteggiamento in cui il commesso attrae il possibile cliente nel suo negozio. Il cliente viene fatto accomodare e gli viene offerto tè, caffè, karkadè o una bibita. Solo dopo un lungo periodo di conversazione si può iniziare a mercanteggiare. Solo pochi negozi hanno i prezzi fissi esposti, la maggior parte dei souvenir, dei prodotti tipici e di artigianato sono soggetti a dei prolungati rituali di patteggiamento.
Per tutti gli appassionati della casa, come me, in Mar Rosso potrete trovare una miriade di oggetti da acquistare per se o da regalare ad amici e parenti. Tappeti colorati di tutte le misure e prezzi, inclusi quelli dai disegni geometrici ed intricati tipici dei beduini perfetti per adornare la vostra casa; tavolini e piatti di rame cesellati con delicati disegni, scatolette di legno abilmente intagliate e decorate con inserti di madre perla; non mancano poi gioielli etnici e tradizionali (oro, argento e pietre semi-preziose); prodotti in pelle e velluto (borse, giacche e pantaloni) e uno svariato numero di souvenir tipici del Mar Rosso.
Rifiutatevi di acquistare qualsiasi souvenir proveniente dal mare. E’ severamente vietato vendere, acquistare ed esportare conchiglie, stelle marine, coralli, pesci palla o qualsiasi altra creatura, viva o inerte. All’aeroporto, i turisti trovati in possesso di questo tipo di souvenir saranno soggetti a multe salatissime inoltre, tutti coloro che saranno trovati con corallo e conchiglie non potranno entrare in egitto per 5 anni. Da notare che in alcune zone gli hotel distano parecchio dalle cittadine e lo shopping si limita quindi ai negozietti di souvenir all’interno dell’albergo stesso.

TELECOMUNICAZIONI E INTERNET
Connessioni internet, chiamate internazionali e contratti per telefoni cellulari sono a disposizione dei turisti nella maggior parte delle cittadine del Mar Rosso. Quasi tutti gli hotel hanno un Internet Cafè e/o la connessione per il proprio computer portatile direttamente in camera o in un centro business apposito. Inoltre nelle maggiori località del Mar Rosso ci sono Internet Cafè ad ogni angolo e la maggior parte resta aperta fino a notte tarda.
La compagnia di telefonia cellulare locale offre inoltre la possibilità di acquistare una linea temporanea ad un prezzo molto conveniente, che vi farà risparmiare sul costo proibitivo delle chiamate internazionali.

TRASPORTI
In tutte le località del Mar Rosso (escluso Hurghada ed El Gouna) non esiste alcun mezzo di trasporto pubblico eccetto i taxi, i quali giocano un ruolo fondamentale nel servizio di trasporti egiziano. Coprono diversi tragitti, sono più veloci degli autobus e partono a qualsiasi orario. I prezzi delle corse vanno contrattati prima di salire sulla vettura.
I taxi collettivi (minibus o pulmini con capienza di circa dodici persone) seguono delle rotte precise e vanno fermati sul ciglio della strada con un cenno della mano. Sono sicuramente il mezzo di trasporto più economico ma sicuramente anche il meno comodo!
In Mar Rosso sono presenti le principali agenzie di autonoleggio internazionali. Per noleggiare una vettura bisogna aver compiuto minimo 25 anni e possedere una patente internazionale. Guidare in Egitto è sconsigliato agli automobilisti poco esperti e a chi ha problemi di cuore! La regola principale è che non ci sono regole! Non allontanatevi dalla strada segnata e non avventuratevi nel deserto senza una guida: nel deserto sono ancora presenti mine lasciate durante guerre precedenti.
Il mio consiglio in caso di lunghi tragitti è di affidarsi al tour operator che ha organizzato la vostra vacanza o ad agenzie locali affidabili.

VALUTA E CARTE DI CREDITO
La moneta ufficiale è la lira egiziana, abbreviata LE (Livre Egyptienne) o EP (Egyptian Pound), chiamata localmente anche “ghinea”. 1 LE = 100 piastre.
In Egitto, specialmente nelle zone turistiche, non è difficile trovare sportelli bancomat, dai quali è possibile prelevare contante esclusivamente in valuta locale. E’ possibile cambiare la maggior parte delle valute europee presso le banche e negli uffici di cambio.
Gran parte delle attività commerciali accetta pagamenti in euro, dollari e sterline inglesi. Negozi e ristoranti locali richiedono pagamenti in contanti, mentre quasi tutti gli alberghi accettano anche le carte di credito, principalmente Visa e Master Card (l’American Express non è diffusa).



Se ti è piaciuto questo articolo, potrebbe anche interessarti: Marsa Habiba Beach Resort, la recensione

venerdì 16 dicembre 2011

Presepi d’Italia: i più belli, i più strani e più originali

Passeggiando per il web mi sono imbattuta in un articolo interessante che ho deciso di riproporvi, riadattandolo al blog. Si tratta dei presepi più strani e originali d’Italia.

La nostra patria, si sa, è molto varia. Una penisola ricca di tradizioni, e usanze che, visitando regione dopo regione, sembra aprirsi verso mondi sempre diversi.
Sicuramente un punto cardine per il turismo italiano che vanta innumerevoli bellezze tutte da scoprire. Oggi ci fermiamo a ciò che l’Italia ha di positivo, dopotutto siamo vicini a Natale


Se siete al Nord, dovete assolutamente sapere che l’8 dicembre in Liguria sulle terrazze della collina delle Tre Croci di Menarola (Sp) è stato inaugurato il Presepe Luminoso: 300 personaggi costruiti con materiali poveri e di recupero e illuminati da più di 1.500 lampadine. Le affascinanti statue di luce sono opera di Mario Andreoli, un ferroviere in pensione che, da oltre trent'anni, si dedica a questa paziente e laboriosa costruzione. 


Se vi trovate in Lombardia, o avete intenzione di andarci in questo periodo, sappiate che a Laveno (Va), nelle acque del Lago Maggiore il Presepe è sommerso: 42 statue posizionate su 5 piattaforme, illuminate da potenti fari, si “animano”quando cala la notte e danno vita, fino all'Epifania, ad uno dei presepi più suggestivi d'Italia.
In Trentino Alto Adige l'arte del Presepe scolpito nel legno è di origine antichissima. Una tradizione che ogni anno, trova il suo palcoscenico nel centro di Ortisei in Val Gardena. Qui, infatti, dal 27 novembre fino al 8 gennaio 2012, diversi espositori (membri dell’Associazione produttori sculture in legno Gardena Art) presentano in casette-vetrina i loro bellissimi presepi. 

Anche in Centro Italia fioriscono i presepi. In Emilia Romagna, a Rimini in zona Marina Centro, e a Torre Pedrera ai bagni 64/65, fino al 8 gennaio 2012 sono di scena le Natività di sabbia: un inedito percorso natalizio fra gruppi scultorei a grandezza naturale, illuminati anche di notte.
Dalla sabbia tuffiamoci in acqua, sempre restando in Emilia Romagna: da un lato il Presepe sott’acqua dell'acquario di Cattolica e dall'altro il Presepe sulle Barche di Cesenatico.
Il primo è una rassegna di preziose Natività in terracotta, pietra, vetro soffiato, ceramica e legno, posizionate nelle vasche più suggestive dell'acquario. 
Il Presepe sulle Barche” di Cesenatico  - in mostra nella romantica cornice del porto-canale leonardesco - è allestito sulle antiche barche del Museo della Marineria. Le statue, di legno e a grandezza naturale, di sera vengono illuminate con innumerevoli piccole luci.
 

In Umbria, a Gubbio (Pg), viene allestito un presepe con statue a grandezza naturale. Il suggestivo scenario è quello delle vie medievali del quartiere di San Martino: via Capitano del Popolo, via Ondedei, Largo Lando, Vicolo Lazzarelli e via del Loggione. L'evento natalizio si chiama Le vie del Presepe e ogni anno, dal 1997, regala alla città un autentico clima natalizio e uno spaccato degli antichi mestieri umbri. 


Al Sud, nella cornice della bella Sicilia c’è invece il Presepe Animato in terracotta di Caltagirone (Ct). Un’opera d'arte allestita nella Chiesa di S. Maria del Carmine, che si estende su una superficie di 80 mq con statuine che sono dei veri e propri gioielli di automazione. I loro movimenti e suoni, infatti,  ripropongono le attività e quei lavori (oggi scomparsi) della Sicilia di fine Ottocento.

 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...